incubo bambino

Tormentano il sonno, disturbano il normale riposo notturno e sono spesso alla base del pianto all’apparenza ingiustificato dei bambini: sono gli incubi, esperienza comune ai più piccoli e agli adulti, ma spesso sottovalutati come causa dei risvegli improvvisi nei primi anni di vita.

Ma cosa sono gli incubi, quali possono essere le loro cause e che ruolo svolgono nell’elaborazione delle emozioni da parte del bambino?
Proprio come i sogni, gli incubi sono la rappresentazione dei sentimenti e degli stati d’animo più profondi di una persona, così come vengono vissuti durante il sonno.

Le immagini oniriche, infatti, sono il prodotto dell’attività di rielaborazione di ricordi ed esperienze – interiori e non – dell’individuo durante la veglia.
Dal punto di vista neurofisiologico, sogni e incubi si verificano durante la cosiddetta fase Rem del sonno, cioè quella più profonda, e rappresentano l’esito di un processo del tutto naturale, legato al normale funzionamento del nostro cervello.

In periodi di forte stress, durante fasi cruciali della crescita o in concomitanza con esperienze particolarmente forti dal punto di vista soggettivo, tuttavia, l’esito di questo processo può sfociare in una serie di immagini spaventose e angoscianti, capaci di disturbare il sonno fino a interromperlo.

L’incubo, quindi, può manifestarsi nel bambino senza che questo sia necessariamente un cattivo segnale, ma come un passaggio del percorso di crescita che ogni bambino, a modo suo, si trova ad affrontare. Quando il fenomeno in questione si manifesta con un’alta frequenza, tuttavia, indagare sulle cause del fenomeno può risultare fondamentale per intervenire tempestivamente e proteggere il riposo del bambino.

Il “brutto sogno”, infatti, può rivelare a volte… [SEGUE]
 

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