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IN PISCINA PER RITROVARE SLANCIO

 

Dare sollievo alla schiena, tonificare i muscoli, “asciugare” gambe e caviglie.

Sono obiettivi facili da centrare con la ginnastica in acqua.  Che fa riscoprire agili e crea il clima giusto per divertirsi.

 

Nuoto, ma non solo.
Per mantenere in forma la futura mamma offre infatti la possibilità di cimentarsi in esercizi “rubati” all’Aquagym, la ginnastica in acqua tanto per intenderci, alla collaudata aerobica, allo shiatsu, il benefico massaggio orientale utile per ritrovare l’equilibrio psicofisico. Insomma, se la calura estiva dovesse togliervi il fiato costringendovi a un forzato riposo, un po’ di allenamento acquatico, in piscina, al mare e, perché no?, al lago, di certo non dovrebbe fare male.

 

Anzi.

“L’importante”, avverte Domenico Oliva*, ostetrico “è imparare a rapportarsi con il proprio corpo, assecondando le sue necessità. Bando quindi alle forzature e via libera a ciò che è più gradito”.

 

Poco importa allora se la mamma in dolce attesa nuota, si rilassa, gioca o, al contrario, opta per un divertente e tonificante programma di esercizi mirato a dare vigore alla propria muscolatura.

Ciò che conta è fare ciò che si vuole, nel cosciente rispetto dei propri limiti.

Stabilito in punto di partenza non resta che lasciarsi andare ai piaceri dell’acqua. Molti, d’altronde, sono i vantaggi legati alla confidenza che la futura mamma riesce a stabilire con questo ancestrale elemento, a partire da quelli psichici.

 

“L’acqua”, spiega ancora Oliva “simboleggia la femminilità, non a caso è da sempre considerata la Grande Madre. Le sue onde infatti rimandano la donna incinta ai ricordi del liquido amniotico.

Non solo, l’aiutano a rivivere la propria esperienza di gestazione e di nascita, e a ripensarla così da divenire più attenta alle necessità del bimbo che porta in sé”.

 

Accanto ai benefici psicologici trovano ovviamente spazio quelli fisici.

“Innanzi tutto”, spiega Oliva, “la ginnastica in acqua garantisce il miglioramento della capacità aerobica, ovvero l’abilità di utilizzare in maniera più efficace l’ossigeno.

Quindi, agevola il ritorno venoso del sangue al cuore, riducendo i gonfiori delle gambe, davvero frequenti nella maternità, e limitando la dilatazione dei capillari, a sua volta legata alla comparsa di varici.

In acqua, infine, è possibile rilassare, tonificare meglio la muscolatura e rendere più sciolto tutto il corpo.

 

In particolare benefici significativi interessano la colonna vertebrale.

Durante la gravidanza infatti la colonna subisce un’accentuazione della naturale curvatura ad S, che favorisce purtroppo la comparsa di tensioni e dolori nella regione lombare, la parte bassa della schiena”.

Ecco allora in queste pagine un assaggio delle attività che la futura mamma può svolgere in acqua.

Semplici esercizi di rilassamento che sono uniti a movimenti capaci di aiutarla a mantenere tonico il corpo, grazie all’utilizzo di una attrezzatura su misura per le sue esigenze.

 

 

Chi deve dire no al bagno
Sì all’attività fisica in acqua tutte le volte che il ginecologo lo ritiene possibile, cioè nella maggioranza dei casi.

Basta evitare sempre nelle ore successive al pasto e rinunciare ad immersioni in apnea se si è sole e poco allenate.

 

Il divieto assoluto al bagno scatta solo in situazioni particolari e cioè quando:

  • nel corso della gravidanza viene consigliato alla mamma riposo assoluto, ovvero quando nel primo trimestre di attesa si evidenzia una minaccia di aborto e dal secondo il rischio di parto prematuro;
  • il feto cresce in modo irregolare o meno della norma;
  • la futura mamma accusa dei problemi di circolazione.

Articolo realizzato con la collaborazione di Domenico Oliva, direttore attività di Mammole

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