Tutti i bambini presi in esame, dunque, avevano le medesime caratteristiche ad eccezione del tipo di allattamento avuto nella primissima infanzia.
Inoltre, sempre stando a quanto emerso dallo studio, gli effetti positivi del latte materno sull’intelligenza dei bambini rimangono visibili fino ai 14 anni di età.
Sulle cause che producono questi vantaggi gli scienziati hanno pareri diversi, c’è infatti chi sostiene che l’effetto sia dovuto alla più forte relazione che si instaura tra madre e figlio allattato, e chi lo attribuisce alle qualità nutrizionali del latte materno.
Altre ricerche che si sono dedicate a questo tipo di indagine sono arrivate tutte alla conclusione che l’allattamento al seno promuove l’intelligenza.
A questo proposito, alcuni ricercatori della Brown University hanno pubblicato sulla rivista scientifica Neurolmage i risultati di uno studio condotto su 133 bambini in età compresa fra i 10 mesi e i 14 anni, divisi tra quelli allattati al seno e quelli che avevano ricevuto un allattamento misto.
Ebbene, i risultati dimostrano un aumento della sostanza bianca cerebrale e migliori capacità cognitive nel gruppo allattato esclusivamente al seno.
Il risultato, stando a un altro studio della University of Western Australia Telethon Institute for Child Health Research, sembra essere più accentuato nei maschi ed avrebbe anche il pregio di ridurre gli stati ansiosi e depressivi in età adulta.
Questi dati potrebbero convincere molte neomamme ad optare per l’allattamento al seno e la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda questo tipo di alimentazione.
Ma ad avvantaggiarsi dell’allattamento al seno non sono esclusivamente i bambini, le loro madri infatti, secondo un’altra ricerca scientifica, vedrebbero calare sensibilmente il rischio di incorrere nell’osteoporosi e in tumori ovarici o mammari.
Fonte Bibliografica
The Effect of Breastfeeding on Children’s Cognitive Development
133 bambini… Cappero che campione di statistica. Ragazzi andiamoci piano con queste ricerche e anche a divulgarle… Mettiamoci anche nei panni di chi non può per vari motivi allattare…
Buongiorno,
l’articolo cita due ricerche, una di 10.000 soggetti e la seconda di 133 riportando anche la fonte bibliografica. Tutto nella vita è opinabile, ma non ci permettiamo di stabilire di cosa si può parlare e cosa invece va omesso. Usiamo l’evidenza scientifica per avvalorare il ruolo della bistrattata fisiologia, ma possiamo stare tutti tranquilli perché la pluralità dei mezzi di informazione, avvalora ogni possibile filosofia e personale punto di vista. Cordialmente