Il rischio che si verifichino queste circostanze impone alla mamma la necessità di rilassarsi e ritagliarsi del tempo per se stessa: un bagno rilassante, una buona lettura o un bel massaggio mentre il piccolo dorme sono qualcosa che ogni donna dovrebbe incoraggiarsi a fare.
È altrettanto importante che l’ambiente domestico sia protetto da fonti di stress ed è fondamentale che ciascuna donna non si chiuda in se stessa, che abbia la possibilità di comunicare e confrontarsi, “scoprendosi” sempre più: questo è possibile solo ascoltandosi e mantenendo aperti i canali comunicativi.
Non importa con chi (il proprio partner, la madre, la sorella, o un’ostetrica alla quale chiedere aiuto e consiglio): avere una figura di riferimento con la quale non si abbia il timore di aprirsi è una zattera di salvataggio dal maremoto di emozioni.
Uno dei lavori più duri per ogni madre è quello di non farsi indebolire dalle novità e dalle critiche e abbandonare i dubbi relativi al “non essere una buona mamma”: non c’è nulla da temere, il legame con il proprio figlio si è già costruito lungo i 9 mesi di gestazione e, dopo il parto, va a consolidarsi ogni giorno di più, arricchendosi con grande naturalezza. Ogni mamma è essenzialmente insostituibile per il proprio bambino.