Dopo il parto, oltre alle fisiologiche modificazioni del corpo che torna lentamente allo stato pregravidico, si verificano notevoli cambiamenti ed assestamenti della psiche.
Il puerperio è una fase di transizione alla genitorialità caratterizzato, tra i suoi molti elementi, anche da modifiche più o meno marcate delle abitudini e dei ritmi di vita, a seconda dei bisogni del neonato.
La nascita di un bambino è un evento circondato da grandi attese e con essa si chiude un cammino di speranze e paure che lascia il posto ad un nuovo periodo di adattamento: le attenzioni che il neonato richiede comportano numerosi cambiamenti nella vita dei genitori e degli altri membri del nucleo familiare.
L’adattamento psicologico alla maternità è un processo complesso, per il quale i 9 mesi della gravidanza non sono mai del tutto sufficienti. Si tratta di un’esperienza unica, influenzata da aspettative, guidata da reazioni e sentimenti contrastanti che a volte possono sorprendere.
Molte donne hanno una scarsa esperienza nell’accudire un neonato e possono sentirsi oppresse dalle responsabilità, confuse e demoralizzate rispetto ai suggerimenti e ai consigli contrastanti che non di rado ricevono da altri; in realtà, poche sono le regole fisse da seguire per prendersi cura del neonato, ma molte delle preoccupazioni e sensazioni vissute da una madre dipendono dalla propria personalità e dalla sicurezza che ripone in lei stessa.
La vera maternità non coincide con quella idealizzata dai media… [SEGUE]