Certamente: è possibile se scegliamo di praticare l’autosvezzamento.
Quando si parla di autosvezzamento ci riferiamo al passaggio naturale – dunque non regolato da tabelle di introduzione degli alimenti e scadenze precise, spesso inutilmente forzate – dell’alimentazione dei bimbi dall’allattamento ai cibi solidi, quelli “da grandi”.
Grazie all’autosvezzamento, questo passaggio avviene in maniera graduale e rispettosa della naturale evoluzione dei gusti e del fabbisogno dei piccoli, i quali transitano così senza alcun trauma da un’alimentazione a base di solo latte materno (o, in alternativa, di latte artificiale) a una dieta ricca di cibi solidi quali pasta, riso carne, verdure e quant’altro.
Indubbiamente l’autosvezzamento comporta notevoli vantaggi, sia educativi che prettamente pratici.
Il bambino, infatti, impara a mangiare serenamente a tavola con “i grandi”, condividendo con il resto della famiglia un rituale quotidiano che è parte integrante della vita in casa.
I genitori possono così rilassarsi e soprattutto abituarsi all’idea che ogni cosa avvenga a sua tempo, senza che il loro intervento sia determinante.
Quando è possibile iniziare?
Prima che il piccolo venga introdotto nel mondo dei cibi solidi, si aspetta quindi che egli perda… SEGUE


