Purtroppo se ne sentono tanti di ragionamenti assurdi riguardo i capricci dei bambini…
Non metto in dubbio l’esistenza del capriccio (parola che secondo alcuni, deriva da “capra”: pensiero insensato che balza in testa come una capra che saltella) ma i neonati per alcuni giorni non si rendono neppure conto di essere nati e di non essere più un effettivo tutt’uno con la madre.
Figuriamoci se hanno la mente abbastanza diabolica per fare un dispetto e frignare per farsi coccolare, cullare o allattare!
Qui si tratta di bisogni primari, non di vizi…
Quindi, se proprio dovremo “svezzare” da una brutta abitudine i nostri figli, ci penseremo quando si rosicchieranno le unghie…
Nicla
Proprio perché le parole hanno un peso, dire che capriccio derivi da capra è riduttivo. L’etimo della parola capriccio è incerto e, molti dizionari la abbinano non a capra ma a cap(o)riccio ovvero avere i ricci capelli legato a una bizzarria. In pochi lo attribuiscono alla capra che salta.