Chi si trova ad affrontare un percorso di PMA e decide di non tenerlo segreto, si trova spesso a confrontarsi con molti inusuali “perché”.
“Ma perché vuoi un figlio a tutti i costi? Ma sei proprio sicura di volerlo?”
“Perché avete deciso di fare un percorso così pesante per la tua salute?”
“Perché non adotti?”
Rispondere a chi insensibilmente ci rivolge queste domande, non è mai facile. Forse perché sono domande che, irrazionalmente, facciamo a noi stessi prima che chiunque le pensi ad alta voce. Forse perché esiste un certo “senso di colpa” nel non riuscire a portare a termine naturalmente l’atto più naturale e “semplice” del mondo…
Sono domande che non si fanno mai a chi ha un figlio “normalmente”, ma ci si sente autorizzati a chiederlo a chi affronta un percorso già sufficientemente difficile e pesante senza l’aggravio di domande del genere. Eppure, fermarsi a riflettere prima di avere un bambino è qualcosa che tutti dovrebbero fare, per il benessere del bimbo che portano al mondo.
E adottare, tutti possono farlo. Eppure sono ben poche le coppie senza problemi di sterilità che decidono di affrontare quest’altro “calvario” (e a queste poche va tutta la mia stima e ammirazione!). Ma queste domande si fanno solo a “noi”, gente sterile che vuole un figlio a tutti i costi..
E allora lasciatemi rispondere, qui, pubblicamente e forse un po’ insolentemente…
“Ma perché vuoi un figlio a tutti i costi? Sei sicura di volerlo?”
Io non voglio un figlio a tutti i costi. Io vorrei accogliere una vita, per aiutarla crescere e diventare una persona consapevole, capace di amare, aperta alle esperienze.. un’anima in cammino, con il suo cammino diverso dal mio, degno di rispetto e libertà.
Per questo vorrei accogliere una vita.
Non perché mi “manca” qualcosa, ma perché per la prima volta nella mia vita mi sento completa, ho una relazione stabile e consolidata, e mi sento pronta a donarmi.
Io non voglio un figlio a tutti i costi. Se non verrà me ne farò una ragione e la mia vita continuerà.
Ma io sono pronta ad essere madre perché non ho bisogno d’altro per rendere completa me stessa. Io sono già “madre”, anche se non ho figli.
“Perché avete deciso di fare un percorso così pesante per la tua salute?”
Perché una madre non si ferma davanti a nulla per i suoi figli. Tanto meno davanti a punture ormonali, pick up dolorosi, transfer senza successo, test ed esami di ogni tipo.. attese interminabili e piene di paure e paranoie, rinunce.. all’immobilità se serve..
Una madre farebbe qualunque cosa per i suoi figli, anche ipotetici.
Quindi no, non mi pesa nulla di questo percorso perché sono madre “dentro” anche se ancora non sono madre “fuori”.
“Perché non adotti?”
Molto semplicemente: perché non sono pronta.
Se un giorno lo sarò, pur se avessi dei figli geneticamente miei, adotterei.
Ma adottare un figlio non è come andare al supermercato a prendere un litro di latte. Non lo si deve fare per colmare una propria esigenza o mancanza.
No, è l’atto di amore più assoluto e completo che due persone possano compiere.
Spero, lo spero davvero, un giorno di essere pronta a questo passo. Se e quando lo sarò, avessi pure già dei figli, percorrerò anche quel cammino.
Perché tutti possono adottare, se sono pronti.
Ma prima di concludere, vorrei anche io fare una domanda a chi fa queste domande a me:
“perché non siete capaci di capire che ci sono percorsi di vita diversi dai vostri, ugualmente degni di rispetto, di comprensione, di accettazione?
Perché ci chiedete “perché” quando la risposta alla vostra domanda è così ovvia e semplice che milioni di persone non se la pongono nemmeno?
Davvero, basta solo l’amore.
Una Donna
Le Mammole parlano qui di PMA
sono d’accordo su ben poco di quello che scrivi.
io ho avuto una diagnosi di infertilità e ho valutato sia la pma che l’adozione, e ho scelto la seconda; in seguito per una specie di intervento divino (nonostante io non sia credente) ho concepito naturalmente. questo per farti capire che non pontifico “da profana”. anzi, non pontifico proprio.
però secondo me se non sei pronta a rispondere alle domande altrui in modo sereno è possibile che lo stesso imbarazzo lo provi quando queste domande devono trovare risposta dentro di te, e infatti scrivi che ti senti in colpa, in un certo senso, perché non sei in grado di procreare naturalmente. a mio avviso prima di intraprendere un percorso di questo tipo sarebbe necessario superare questo genere di ottica sull’infertilità, per fare in modo che un domani quell’imbarazzo non pesi sul rapporto con vostro figlio.
altra cosa: tutti possono adottare?! ma neanche per idea, per carità! tutte le coppie uomo-donna sposate da almeno tre anni possono provare a fare domanda, ma da qui ad ottenere l’idoneità, superare con successo il colloquio con il giudice e avere le risorse (emotive, famigliari, organizzative ed economiche) per adottare ci sono diecimila anni luce.
la gran parte dei professionisti del settore ti dirà che anche la genitorialità adottiva nasce da un desiderio, e il desiderio nasce sempre da una mancanza (che è molto diversa dal bisogno). se vuoi fare del bene fai volontariato, se sei realmente deciso ad adottare è perché vuoi un figlio, per quanto completa sia la tua vita attuale; mi pare logico che debba essere così anche per la pma.
e infatti un’altra delle tue contraddizioni di fondo è questa: fai capire di non avere bisogno di un figlio, ma contemporaneamente sei pronta a fare qualsiasi cosa per averlo, come se avessi necessità di annullare te stessa per scontare in qualche modo la tua incapacità di restare incinta come tutte le persone “””normali”””.
forse varrebbe la pena di capire l’origine del disagio davanti a domande che possono esserti rivolte anche in modo innocente, per capire i motivi profondi di una scelta che non tutti, fortunatamente, sono chiamati a fare.
per te, per la tua coppia e soprattutto per tuo figlio.
in bocca al lupo per la tua strada.
Ciao Eveljn, posso farti una domanda?
Alla fine hai adottato il bimbo/a?