Fin dalla nascita, i parametri di crescita dei bimbi, costituiscono un aspetto di fondamentale importanza per valutare la salute dei neonati stessi e per diagnosticare precocemente, addirittura nel grembo materno, situazioni di deficit fisico.
Questi importanti parametri, però, sono stati ultimamente sottoposti ad una importante rivisitazione, destinata a mutarli del tutto: e ciò grazie ad uno studio, il “Ventunesimo Intergrowth Project”, destinato ad integrare le linee dell’Organizzazione Mondiale della Salute in tema di peso, altezza e misura di sviluppo di feti, bambini nati prematuri o nati al termine previsto.
Il grande studio è stato condotto dai ricercatori dell’Università di Oxford su oltre 60 mila donne incinte provenienti da otto diversi paesi (Italia, Kenya, Cina, India, Brasile, Stati Uniti, Oman e Regno Unito) e su 20mila neonati, ed è stato interamente finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
Tutte le donne prescelte erano in stato di buona salute e senza malattie croniche o comportamenti che potessero qualificarsi come un rischio per il nascituro.
I ricercatori hanno monitorato le gravidanze delle donne ogni cinque settimane a partire dalla quattordicesima settimana di gestazione; nel frattempo, gli oltre ventimila bambini che partecipavano al progetto (tutti nati fra la 33° e la 42° settimana di gravidanza) sono stati oggetto delle misurazioni.
Una volta ottenuti i nuovi parametri percentili… SEGUE