Il messaggio che dovrebbe arrivare al bambino potrebbe essere: “so che questa regola ti fa arrabbiare, lo capisco, mi dispiace, ma è la regola e occorre rispettarla”.
Il desiderio di indipendenza, in seguito di autonomia, rappresenta un passaggio sano e necessario perché il bambino diventi un adulto sano e consapevole.
A partire dal 2° anno di vita, infatti, si verifica una sorta di esplosione della sensorialità: se proviamo a metterci nei panni di un bambino di questa età, possiamo immaginare l’enorme quantità di stimoli, interessi, luci, suoni che egli sperimenta, con un bagaglio di competenze fisiche, emotive e mentali sempre più raffinato.
Il bambino scopre di avere occhi per vedere, orecchie per ascoltare, bocca per assaggiare, mani per toccare e naso per annusare, gambe per camminare, correre, saltare.
In questo percorso, è fondamentale la dimensione del Linguaggio, non solo verbale, ma anche non verbale, quindi fatto di sguardi, risposte, echi. Dobbiamo cercare di utilizzare da subito con il nostro bambino un linguaggio corretto e semplice, senza vezzeggiativi, diminutivi, in modo che quando sarà pronto ad esprimersi anche verbalmente lo farà già in modo corretto.
Compito importante di noi adulti è sostenere lo sviluppo del linguaggio, stimolare l’espressione verbale del bambino e l’eplicitazione di ciò che sente. Aiutiamolo a diventare una persona autonoma e consapevole di se stesso e degli altri.
Marzia Mirabella, Pedagogista e Counselor