Ero rimasta colpita dalla semplicità con cui mi era stata posta la domanda e, contemporaneamente, dalla difficoltà di dargli una risposta che potesse risultare allo stesso tempo comprensibile, soddisfacente e veritiera.
Mi sono sentita improvvisamente caricata di una responsabilità enorme.
Avevo la possibilità di poter contribuire alla formazione di un nuovo piccolo cervello che si affacciava alla conoscenza del mondo.
Quel bambino aveva diritto ad una risposta adeguata alla sua età e alla sua comprensione e non ad un più semplice (per me): “non lo so” oppure “perché qualcuno ce l’ha messa”.
Star Shining
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