relax meditazione

Talune giornate possono apparire più pesanti del solito. Il lavoro, il quotidiano, le responsabilità appaiono come pesanti nuvoloni grigi sul nostro cielo.

 

È possibile affrontare i momenti impegnativi della vita imparando a gestire le emozioni, i pensieri e gli eventi senza permettere che siano essi a guidarci: usiamo la meditazione.
La meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è la pratica che attraverso una maggiore padronanza delle attività della mente, permette di pacificarsi.
Lo stato di meditazione viene raggiunto con la totale concentrazione dell’attenzione nel momento presente. È una pratica volta quindi all’auto-realizzazione. Lo scopo religioso, spirituale, filosofico o il miglioramento delle condizioni psicofisiche nella meditazione sono una scelta prettamente personale.

 

Tale pratica,  è riconosciuta da molti secoli come parte integrante di tutte le principali tradizioni religiose.
Nelle Upaniṣad, scritture sacre induiste, è presente il primo riferimento esplicito alla meditazione che sia giunto fino a noi, indicata con il termine sanscrito dhyāna (ध्यान).
Nell’ambito della psicosintesi è definita uno stato della coscienza che può essere ottenuto mediante l’indirizzamento volontario della nostra attenzione verso un determinato oggetto (meditazione riflessiva) o mediante la completa assenza di pensieri (meditazione recettiva).

 

In genere nella pratica vengono utilizzate visualizzazioni di elementi che riguardano il mondo interiore o di semplici oggetti, per raggiungere uno maggiore stato di concentrazione e di ponderazione.
La meditazione recettiva ha come scopo l’assenza di pensieri e permette alla mente di raggiungere un livello di “consapevolezza senza pensieri”, ovvero libero dall’attività psichica dell’essere umano. È un tipo di meditazione tipica di numerose filosofie e religioni orientali.

 

Imparare è semplice: osserviamoci dall’esterno, non limitiamoci ad una superficiale visione ma esaminiamo il nostro atteggiamento interrogandoci su di esso e su come gli altri ci vedono.
Chiediamoci come si comporta il nostro corpo, osserviamo braccia e mani per estendere il pensiero fino alle dita, a ciò che esse percepiscono al contatto con gli oggetti e con gli altri.

 

Separandoci dalla mente sarà possibile avvertire il nostro corpo nella sua piena realtà.
Il risultato di tale esperienza sarà gratificante quanto una immersione in una vasca di acqua calda e profumata.
Un mondo di sensazioni, suoni e colori nascerà dalla consapevolezza di noi e del nostro corpo.
Miracolosamente ci sarà consentito il riacquistare l’unità del nostro essere con il mondo intero, dimenticando quell’alienante percezione di divisione e solitudine.
Impediamo ai pensieri di governarci, riprendiamo nelle nostre mani la vita.

 

 

 

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