In mezzo secondo mi sono resa conto che non è che ero diventata incontinente di botto ma avevo rotto le acque!
Con una tranquillità del tutto strana(vista l’agitazione di qualche ora prima) mi giro verso mio marito gli prendo il braccio e lo scuoto un po’ dicendogli senza tanti giri di parole “amore, ho rotto le acque…” e lui rintronato di sonno :”eh? Cosa?” E io con tono un po’ più deciso “ho rotto le acque!”

Da lì si è scatenato il manicomio!
Lui che si alza di scatto e corre in camera dei miei a svegliarli “ha rotto le acque! Ha rotto le acque!” , loro che si alzano e corrono da me “hai rotto le acque?”.

C’era chi correva da una parte chi dall’altra chi andava in bagno chi si vestiva chi prendeva la valigia per l’ospedale e in tutto questo io dov’ero secondo voi?

Sì avete capito: ancora a letto completamente bagnata aspettando buona buona che qualcuno si ricordasse che c’ero anch’io, che chi doveva partorire ero io e che magari avevo bisogno di un asciugamano per alzarmi dal letto lavarmi e vestirmi.

Ed è quello che ho fatto: con tutta calma mi sono alzata mentre continuavo ancora a perdere acqua sono andata in bagno e lavata e vestita mi sono presentata in sala dove ho trovato un plotone d’esecuzione tutti in fila a chiedermi se ero pronta! Oddio credetemi se vi dico che erano più spaventati loro di me!

Insomma ci avviamo io, mio marito e i miei genitori all’ospedale che è a 5 minuti da casa mia, passiamo dal pronto soccorso e mi portano in reparto su una barella, anche se io stavo benissimo e non avevo dolori, lo fanno nei casi di rottura delle acque per precauzione.
Avevano forse paura che lo perdessi per strada!

Li al reparto con mia grande gioia trovo l’ostetrico che avevo conosciuto nel corso… [SEGUE]

 

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