Come lo avvertirete? Difficile a dirsi, la nostra percezione è molto soggettiva e con il passare del tempo sperimenterete un progressivo adattamento alla sofferenza: durante le contrazioni arriverete ad essere concentrate, vigili, molto presenti.
Nel caso si scegliesse di non ricorrere all’analgesia epidurale (strumento oggi fortunatamente a disposizione delle mamme che lo desiderano/che lo necessitano per particolari patologie), le modalità per modulare il dolore sono molte: è possibile sfruttare tecniche di rilassamento, respirazione e lavoro corporeo, visualizzazioni, aromaterapia, musicoterapia, massaggi, digitopressione, idroterapia (…).
Madre Natura ha previsto che le contrazioni fossero intervallate da pause che permettono alla mamma di recuperare le forze e sopportare il dolore nonché al feto di ossigenarsi; vostro figlio avrà bisogno di sangue “pulito” fuori contrazione, e solo voi potete fornirglielo attraverso un respiro lento, profondo e coordinato rispetto alle contrazioni.

In linea generale, considerate che il vostro bambino verrà alla luce progredendo sotto l’azione della forza contrattile, che origina dall’alto e si propaga verso il basso: la nascita per la via vaginale è regolata dalle pure leggi della meccanica.
Secondo questo principio, è possibile affermare che il movimento “pro-muove” il parto poiché aiuta fortemente la parte del corpo fetale che si presenta per prima in basso (generalmente la testa) a confrontarsi con le strutture molli e ossee del corpo materno: cambiare posizione e basculare il bacino in travaglio significa venire incontro al vostro bambino, aiutarlo nei movimenti e nel lungo viaggio che sta compiendo con voi.
Per questo motivo è importante sfruttare il più possibile il movimento e la stazione eretta, affinché la forza di gravità si sommi alla forza della contrazione e aiuti la progressione del feto; le posizioni che potrete assumere sono pressoché infinite e sarà naturale per voi scegliere quelle che vi doneranno sollievo dal dolore: in relazione alle condizioni contingenti, l’ostetrica/o accanto a voi saprà suggerirvi alcune possibili posizioni da sperimentare che tutelino voi e il vostro bambino.

Durante il travaglio, a meno di particolari indicazioni specifiche, è bene evitare il digiuno poiché le miocellule uterine hanno bisogno di zuccheri per contrarsi: miele, marmellata, the zuccherato,  cioccolata o noci sono solo alcuni esempi di cosa potreste assumere, sempre con moderazione! Altrettanto importante è mantenere la vescica vuota, per evitare danni strutturali e aiutare l’utero a contrarsi in modo armonico.
Essere in pensiero e dubitare delle capacità di gestione di questo momento così delicato è naturale, ma confidate in voi, nel vostro profondo voi c’è una parte che quotidianamente reprimiamo per vivere nella moderna società: la chiamiamo “istinto”. E’ lui che, al momento giusto, ci fa avere tutte le risposte che cerchiamo.
L’ostetrica/o sarà sempre al vostro fianco, non rimarrete sole, avrete accanto una guida, una persona competente alla quale affidarvi che avrà cura di voi e della vostra creatura.. tanti auguri mamme!

 

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